Ghesce Ciampa Ghiatso e il monastero

Il 27 novembre 2022 ricorre il quindicesimo anniversario da quando Ghesce Ciampa Ghiatso, il nostro amato e prezioso maestro, ha lasciato il corpo. È stato il primo abate del Monastero, oltre che ispiratore attivo dell’Associazione Sangha Onlus, e vogliamo ricordarlo con voi attraverso le parole di un suo breve e toccante discorso del 2006, tenuto al Sangha monastico che viveva a Pomaia.

Un giorno Ghesce-la elencò lucidamente le molte problematiche che monaci e monache dovevano affrontare per rispettare le regole della disciplina monastica e convenne sulla necessità di trovare una sede adatta a svolgere le loro pratiche quotidiane. Disse: “Senza un monastero non c’è futuro per i monaci e le monache. Il monastero è la base della pratica e dovrà sorgere vicino all’Istituto Lama Tzong Khapa perché il Sangha dovrà continuare il suo rapporto stretto di collaborazione con le attività di Dharma dell’Istituto.”

PRIMA VISITA IN COLLINA

Dopo aver preso preso visione di diversi posti, scelse nell’ottobre del 2006 per il futuro monastero, il terreno e i boschi di Poggio La Penna e durante la prima visita, abbracciando con lo sguardo un panorama mozzafiato, dichiarò “Bello, bello! Questo posto mi ricorda il mio Tibet”.
Ghesce-la inoltre ci indicò il luogo del tempio e la sua direzione, in accordo al Feng Shui di Lama Zopa Rinpoche. Consigliò che l’area monastica femminile fosse posta vicina al tempio per rendere meno faticoso il percorso che le monache avrebbero dovuto fare, collocando l’edificio in una zona più fresca e protetta da un clima più favorevole.
Per l’area dei monaci suggerì un ampio spazio in alto e consigliò anche di realizzare sei stanze per la foresteria, come le sei perfezioni.

SECONDA VISITA IN COLLINA

La seconda, e ultima, visita in collina ci fu qualche mese dopo la prima e, sebbene già un po’ debilitato, arrivò a piedi sino al terreno dove sarebbe sorta l’area destinata ai monaci, e offrì delle caramelle a ciascuno di noi come buon auspicio.
Ad accompagnarlo c’erano anche i Ven. Ghesce Tenzin Tenphel e suo fratello Ghesce Loden.

Tutti i consigli di Ghesce-la hanno trovato piena attuazione e rispondenza nelle numerose indagini geologiche e di pianificazione urbanistica che si sono susseguite negli anni, che hanno confermato nell’aree da lui indicate, le zone idonee alla costruzione del Tempio principale e degli alloggi per i monaci e le monache.
Ghesce-la, nelle sue uniche due visite prima di lasciare questa vita, aveva già avuto una perfetta visione di come sarebbe stato il monastero una volta realizzato!